Chi sono

Mi presento,
sono la dott.ssa Aurora Battista e mi occupo di:

Psicologia Clinica

Sessuologia Clinica

Psicodiagnostica

Psicologia Giuridica

DSA – Disturbi Specifici dell’Apprendimento

Inoltre sto conseguendo una specializzazione in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Dal punto di vista della dottoressa

Gli eventi influenzano le nostre emozioni, ma i pensieri e i comportamenti determinano la loro intensità e la loro durata.
Ognuno di noi ha modalità tipiche di pensare ed agire che possono produrre malessere e spesso non siamo consapevoli dei nostri schemi e delle nostre abitudini dannose.
Nella mia pratica clinica agisco su emozioni, pensieri (o schemi cognitivi) e comportamenti, che emergono nella quotidianità della vita di ciascuna persona, in modo attivo, lavorando sul presente, sul "qui ed ora" in termini di funzionamento della persona.

Tuttavia è importante anche l'indagine del "passato" per comprendere in che modo il paziente ha co-­costruito e in qualche misura appreso determinati schemi, credenze, su di sé, sugli altri e sul mondo, attraverso un lavoro che consideri l'interdipendenza tra esperienze passate e presenti.

Maslow afferma - "Se abbiamo solo un martello, tutto ci sembra un chiodo"-. Riflettiamo insieme su questa citazione. Molto spesso ci si presentano delle situazioni che crediamo di non saper gestire in quanto abbiamo come strumento un “martello“ e ciò che vediamo è un “chiodo” perché l’associazione che ci poniamo è univoca. Ciò che si propone la dott.ssa Aurora Battista è fornire la cassetta degli attrezzi necessari affinché la persona ne possa beneficiarne al meglio nei diversi contesti della vita quotidiana.

Dal punto di vista della paziente

Ciò che mi ha formata davvero sono state le mie esperienze come paziente. Perché parlo al plurale? Sono andata in terapia in diversi momenti della mia vita e da diversi terapeuti e in diverse terapie. Avete presente gli adolescenti costretti dai genitori ad andare in terapia? Ecco, la mia prima esperienza iniziò così. È stato difficile trovare lo Psicologo o Psicoterapeuta che faceva al caso mio, non per le problematiche riportate ma per trovare il professionista che riconoscesse il mio bisogno. Inizialmente credevo di aver bisogno di una terapia individuale, poi una terapeuta riconobbe il mio bisogno (a me ancora sconosciuto) e mi propose la Terapia Familiare, che fu una sorta di riscatto per me: i miei genitori mi portarono in terapia e la Terapeuta portò loro in terapia. E qui scoprii la grandezza dell’Alleanza Terapeutica. Così feci una Terapia Individuale affiancata a quella Familiare, che se ci pensiamo nell’adolescenza c’è il bisogno del riscatto dai genitori e il bisogno comunque di averli vicini in questa fase della vita, senza ostacolare l’esplorazione all’individualità. Successivamente, anni dopo, con il percorso di studi che scelsi di intraprendere, sentivo la necessità di fare un'esperienza di esplorazione di me stessa e della mia storia personale, aumentando il livello di auto-consapevolezza e conoscenza di me e di me in relazioni interpersonali.
Iniziai così la Terapia di gruppo, la forza di questa terapia sta nella sintonizzazione tra i membri del gruppo. Un evento che credevi sepolto nei meandri della tua mente, perché troppo doloroso, emergeva tramite i racconti degli altri membri del gruppo; oppure domande che mi ero sempre posta ma che fondamentalmente avevano senso nella mia mente, ma farle a voce erano difficili perché non credevo che potessero essere composte da parole dotate di senso, il gruppo ne dava le risposte.

Dal punto di vista della dottoressa...

Gli eventi influenzano le nostre emozioni, ma i pensieri e i comportamenti determinano la loro intensità e la loro durata.
Ognuno di noi ha modalità tipiche di pensare ed agire che possono produrre malessere e spesso non siamo consapevoli dei nostri schemi e delle nostre abitudini dannose.
Nella mia pratica clinica agisco su emozioni, pensieri (o schemi cognitivi) e comportamenti, che emergono nella quotidianità della vita di ciascuna persona, in modo attivo, lavorando sul presente, sul “qui ed ora” in termini di funzionamento della persona.

Tuttavia è importante anche l’indagine del “passato” per comprendere in che modo il paziente ha co-­costruito e in qualche misura appreso determinati schemi, credenze, su di sé, sugli altri e sul mondo, attraverso un lavoro che consideri l’interdipendenza tra esperienze passate e presenti.

Maslow afferma – “Se abbiamo solo un martello, tutto ci sembra un chiodo“-. Riflettiamo insieme su questa citazione. Molto spesso ci si presentano delle situazioni che crediamo di non saper gestire in quanto abbiamo come strumento un “martello“ e ciò che vediamo è un “chiodo” perché l’associazione che ci poniamo è univoca. Ciò che si propone la dott.ssa Aurora Battista è fornire la cassetta degli attrezzi necessari affinché la persona ne possa beneficiarne al meglio nei diversi contesti della vita quotidiana.

... e dal punto di vista della paziente

Ciò che mi ha formata davvero sono state le mie esperienze come paziente. Perché parlo al plurale? Sono andata in terapia in diversi momenti della mia vita e da diversi terapeuti e in diverse terapie. Avete presente gli adolescenti costretti dai genitori ad andare in terapia? Ecco, la mia prima esperienza iniziò così. È stato difficile trovare lo Psicologo o Psicoterapeuta che faceva al caso mio, non per le problematiche riportate ma per trovare il professionista che riconoscesse il mio bisogno. Inizialmente credevo di aver bisogno di una terapia individuale, poi una terapeuta riconobbe il mio bisogno (a me ancora sconosciuto) e mi propose la Terapia Familiare, che fu una sorta di riscatto per me: i miei genitori mi portarono in terapia e la Terapeuta portò loro in terapia. E qui scoprii la grandezza dell’Alleanza Terapeutica. Così feci una Terapia Individuale affiancata a quella Familiare, che se ci pensiamo nell’adolescenza c’è il bisogno del riscatto dai genitori e il bisogno comunque di averli vicini in questa fase della vita, senza ostacolare l’esplorazione all’individualità. Successivamente, anni dopo, con il percorso di studi che scelsi di intraprendere, sentivo la necessità di fare un’esperienza di esplorazione di me stessa e della mia storia personale, aumentando il livello di auto-consapevolezza e conoscenza di me e di me in relazioni interpersonali.
Iniziai così la Terapia di gruppo, la forza di questa terapia sta nella sintonizzazione tra i membri del gruppo. Un evento che credevi sepolto nei meandri della tua mente, perché troppo doloroso, emergeva tramite i racconti degli altri membri del gruppo; oppure domande che mi ero sempre posta ma che fondamentalmente avevano senso nella mia mente, ma farle a voce erano difficili perché non credevo che potessero essere composte da parole dotate di senso, il gruppo ne dava le risposte.

Svolgo la mia attività professionale nel mio studio privato, che ha sede in provincia di Perugia – Bastia Umbra, Online e a Domicilio, e sono Socia Ordinaria del Centro Integrato di Sessuologia “IL PONTE” patrocinato dal CIS, che ha sede a Firenze – Cecina.

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